Alle spalle del borgo di Santa Domenica Talao è la catena montuosa della Serra, detta “Limpida”, in territorio del Parco Nazionale del Pollino. Montagna per la maggior parte della sua estensione, brulla o scarsa di vegetazione, che nei decenni precedenti è stata continuamente rimboschita, ottenendo modesti risultati. E' attraversata da un percorso di crinale, che confluisce nel paese, precisamente alla Codda, la parte alta del borgo.
Oggi, tra le località dell'Alto Tirreno Cosentino, Verbicaro è nota per la produzione dell’omonimo, ottimo vino, l‟unico della zona ad aver ottenuto l'imprimatur di prodotto protetto e di origine certa (i vari “doc”, “dop”, ecc.) e per la natura incontaminata che caratterizza i luoghi montani che dalla catena costiera, e quindi partendo da appena sopra l'abitato di Verbicaro, attraverso Piano Novacco, portano sino ai picchi del Pollino: posti meravigliosi, raggiungibili solo a piedi, dai quali è possibile vedere contemporaneamente il mare Tirreno e il mare Jonio.
Di grande suggestione, il centro antico, offre un itinerario di visita interessantissimo: la chiesa di S. Maria dove è custodita una tela risalente al 1700; la chiesa di San Nicola in Plateis (sec.
Negli ultimi anni, il centro storico di San Nicola Arcella, fra i più belli e caratteristici della fascia costiera, anche grazie ad alcuni interventi di riqualificazione che lo hanno interessato in gran parte, sia nel recupero di strutture abitative che nel recupero funzionale di molte vie e piazze, è protagonista di un graduale ripopolamento.
Il territorio è attraversato dal Fiume Lao, uno dei corsi d'acqua più importanti e affascinanti del Parco Nazionale del Pollino. Ha origine da Serra del Prete (2181 metri), una delle cime più alte del massiccio del Pollino, quindi attraversa tutta la vallata e sfocia nel Mare Tirreno, dopo un percorso di circa 51 Km.
Il percorso, che inizia nei pressi del fiume Lao vicino al centro abitato di Papasidero, si caratterizza per una serie di gradoni in salita, scavati nella roccia che costeggiano la riva sinistra del fiume. Attraversando il Canale di Grassa, lungo il quale si trovano resti di fortificazioni medievali, si arriva alla zona di Torre dello Scirro sovrastata da alte muraglie calcaree e cumuli di massi disgregati. Il sentiero continua verso sud, in un‟area caratterizzata da oliveti e ovili, fino al Canale Assuolo.
Si caratterizza per la varietà dei paesaggi; ad un primo tratto roccioso succedono radure con campi coltivati ed , infine, aree a macchia mediterranea. Il sentiero parte dalla periferia nord - ovest di Papasidero dove si trovano i ruderi del Castello feudale, la chiesa medievale di S. Lucia e l‟affresco della Madonna col Bambino conservato nella Chiesa di S.
Il Centro Storico
L‟abitato, datato “anno mille”, fu prima un centro romanico, interessato dagli scambi commerciali, poi centro importante per il monachesimo basiliano.
Non può mancare la visita a Palazzo Martirano, palazzo feudale del XVI secolo, di proprietà comunale, caratterizzato da un pregevole loggiato rinascimentale: completamente restaurato con adeguamenti, in particolare, degli ambienti cucina e sale per “degustazioni e pranzi cerimoniali”, dotato di videoteca. Fiore all'occhiello del Palazzo, il museo virtuale MUVIDA.