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Il Santuario della Madonna di Costantinopoli di Papasidero fu edificato nel XVII secolo, al di sotto di una rupe che si tuffa sulla riva destra del Fiume Lao. La chiesa è situata a poche centinaia di metri dall’abitato, a cui si accede mediante un sentiero di gradoni lastricati in pietra ed un suggestivo ponte ad arco, che mette in collegamento le due sponde del fiume. L’attuale ponte, costruito nel 1904, è posto sopra l’antico ponte medievale, tutt’ora esistente, detto della Rognosa.
L’edificio attuale fu costruito su antica chiesa medioevale, che durante la peste del 600’ fu utilizzata come lazzaretto, e da questo sembra derivare il termine rognosa dato al ponte; questo quando Santa Maria di Costantinopoli fu elevata a Patrona di Papasidero, e divenne meta di pellegrinaggio dei devoti della Calabria e della Basilicata.
L’edificio originale è riproposto ai piedi del dipinto di Santa Maria di Costantinopoli, presente nella cappella di Santa Sofia. All’interno del santuario è presente un affresco dipinto sulla parete rocciosa, risalente al XVII e la statua di Santa Maria di Costantinopoli. La chiesa ha pianta a T con tre navate, conserva un grande affresco raffigurante la Vergine con Bambino ed un Vescovo inginocchiato in alto l'Arcangelo Michele che trafigge Satana in fiamme.
La chiesa fu elevata a Santuario Diocesano, il 15 marzo 2002 da Monsignor Domenico Crusco.