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Presidio strategico del Parco Regionale Marino Riviera dei Cedri - situato di fronte a Capo dell‟Arena, uno degli angoli più suggestivi sul tirreno - l'isola si stende per oltre novecento metri sul mare: assomiglia ad un grande transatlantico ormeggiato con i picchi grigiastri e rossastri erosi dalla forza dei marosi e le meravigliose grotte modellate dal perenne lavorio delle acque.
Le fu attribuito il nome di Dino perché vi sorgeva anticamente un piccolo tempio (aedina) molto probabilmente consacrato a Venere, dea dell‟amore, o forse a leucotea. Le fu attribuito il nome di Dino perché vi sorgeva anticamente un piccolo tempio (aedina) molto probabilmente consacrato a Venere, dea dell'amore, o forse a leucotea, dea protettrice dei naviganti dalle insidie del mare.
Le innumerevoli grotte marine che la incidono, sono meta frequente di escursioni, vere e proprie gite mozzafiato fra gli incantevoli anfratti: molte di esse possono essere ammirate dalla barca, meglio se a remi, per poter cogliere ogni piccolo dettaglio accostandosi agli stretti passaggi anche senza immergersi. In più di una è possibile fare il bagno ed intrufolarsi fra le piccole asperità e gli archi naturali; in altre invece l‟entrata si rivela angusta, profonda e misteriosa, pressoché impenetrabile.