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Ricavato dall‟adattamento di tre grotte naturali sul Monte Vigiolo, è uno dei luoghi di culto più importanti del sud Italia. A forte valenza paesaggistica e culturale, è in particolare, meta di continui pellegrinaggi. Grazie ad una struttura di accoglienza che vi è stata costruita, si presta per giornate di ritiro, preghiera e contemplazione. Al Santuario si lega la festa, insieme religiosa e profana, del 15 agosto, giorno in cui la statua della madonna viene portata in processione al paese.
Il Santuario, posto all'interno di tre cavità rocciose, a circa 90 mt. sul livello del mare, è raggiungibile mediante una serie di gradinate da cui possibile ammirare l'intero Golfo di Policastro. Abitato sin dal Paleolitico superiore, come attestano gli studi condotti già dal 1960 dall'Istituto Italiano di Paleontologia Umana dell'Università di Roma, il Santuario ha caratterizzato da sempre il territorio in cui è inserito.
Utilizzato dai Monaci Basiliani, divenne nel XVI sec. luogo di culto, fino ad essere punto di riferimento per le popolazioni locali non solo dal punto di vista religioso ma anche storico-sociale, tanto da determinare la nascita di un nuovo nucleo urbano. E' infatti ai piedi del Santuario che si svilupparono le prime abitazioni di pescatori e ortolani che segnarono la nascita dell'attuale Comune di Praia a Mare". (F.Colino-R.Droghini. Il Santuario della Madonna della Grotta in Praia a Mare. Ed. Salvati 2007). Dal VII sec. in poi, in seguito alla persecuzione iconoclasta sviluppatasi a Costantinopoli molti monaci si spostarono verso la Calabria, specialmente nella parte settentrionale dove si costituì l'Eparchia del Mercurion (Diocesi Greca del Mercurion). A questa epoca risalirebbe l'esistenza di un Monastero Basiliano (Monastero di S.Elia) situato alle pendici di una collina nel territorio di Aieta (oggi Praia a Mare), in prossimità del mare, quasi sicuramente nelle grandi Grotte del Santuario della Madonna.