Altimetria 120 m.s.l.m.
Abitanti: orsomarsesi
Superficie: 89,89 kmq
Ubicazione: Alto Tirreno Cosentino
L‟abitato, datato “anno mille”, fu prima un centro romanico, interessato dagli scambi commerciali, poi centro importante per il monachesimo basiliano. Il nucleo più antico del paese poggia sulle rocce che fanno parte della vallata dell‟Argentino. L‟insediamento urbano ruota intorno alla Torre dell‟Orologio che domina la valle: suggestiva sentinella posta fra cielo e monti. Sull‟evidente impianto medioevale dell‟antico borgo, fatto di strade strette, talvolta gradonate, di portali in pietra di buona fattura ed edifici poveri, dotati ancora di scale esterne per l‟accesso alle abitazioni, si leggono ancora, chiaramente gli innesti di epoca seicentesca: la famiglia Brissac, che lo ebbe in possesso fino al 1580, impresse il suo gusto estetico, così pure le famiglie che vi si alternarono nel prosieguo, ad opera delle quali, furono effettuati rifacimenti in più di una chiesa di matrice Normanna. Questo piccolo borgo dà il nome alla Catena montuosa dell' Orsomarso, che costituisce l'espansione sud-occidentale del Parco Nazionale del Pollino (uno dei parchi nazionali più estesi d'Europa). Di probabile origine romanica, fu fortezza a difesa degli avamposti romanici sviluppati lungo la pianura del fiume Lao. Gli storici non escludono tuttavia che la zona sia stata abitata da gruppi sparsi di uomini preistorici. Notizie certe circa l'esistenza dell'abitato si hanno solo verso l'anno 1000, anno in cui viene documentato prima come centro romanico, con interessanti scambi commerciali, e poi centro importante per il monachesimo basiliano. Crocevia di storia e culture che si sono passate il testimone attraverso i fiumi che solcano il territorio (fiumi Argentino e Lao), Orsomarso è stata visitata da Santi importanti quali S. Nilo, S. Leone Luca, S. Saba, S. Primo, S. Fantino il Giovane, S. Macario . Successivamente l'abitato si è sviluppato a piccoli nuclei intorno a monasteri, palazzi, ed al Castello baronale, posto sotto l'orologio e le mura perimetrali. Terra di contrasti e di paesaggi che hanno sedotto gli scrittori del Gran Tour, Orsomarso passa dalle colline ammantate da viti ed ulivi, agli aspri rilievi montani popolati da castagni, ciliegi selvatici, ontani napoletani, pino loricato e pino nero.
Orsomarso è un antico paese della provincia di Cosenza, situato alla confluenza di due fiumi, il più grande dei quali, l'Argentino, da il nome alla famosa Valle. Un vero gioiello del Parco Nazionale del Pollino. Il Mar Tirreno, sul litorale denominato Riviera dei Cedri, dista circa 15 chilometri. Il territorio si estende su una superficie di 90 Kmq. e confina con i territori dei Comuni di Lungo, Mormanno,Papasidero, San Donato Ninea, Santa Maroa del Cedro, Saracena , Scalea e Verbicaro. Gran parte del territorio comunale ricade all‟interno dell‟area del Parco Nazionale del Pollino. Questo piccolo borgo dà il nome alla Catena montuosa dell' Orsomarso, che costituisce l'espansione sud-occidentale del Parco Nazionale del Pollino (uno dei parchi nazionali più estesi d'Europa). Di probabile origine romanica, fu fortezza a difesa degli avamposti romanici sviluppati lungo la pianura del fiume Lao. Gli storici non escludono tuttavia che la zona sia stata abitata da gruppi sparsi di uomini preistorici. Notizie certe circa l'esistenza dell'abitato si hanno solo verso l'anno 1000, anno in cui viene documentato prima come centro romanico, con interessanti scambi commerciali, e poi centro importante per il monachesimo basiliano. Crocevia di storia e culture che si sono passate il testimone attraverso i fiumi che solcano il territorio (fiumi Argentino e Lao), Orsomarso è stata visitata da Santi importanti quali S. Nilo, S. Leone Luca, S. Saba, S. Primo, S. Fantino il Giovane, S. Macario . Successivamente l'abitato si è sviluppato a piccoli nuclei intorno a monasteri, palazzi, ed al Castello baronale, posto sotto l'orologio e le mura perimetrali. Terra di contrasti e di paesaggi che hanno sedotto gli scrittori del Gran Tour, Orsomarso passa dalle colline ammantate da viti ed ulivi, agli aspri rilievi montani popolati da castagni, ciliegi selvatici, ontani napoletani, pino loricato e pino nero. La Riserva Naturale della Valle dell'Argentino, è il fiore all‟occhiello del borgo. Istituita nel 1987 a protezione dell'alveo fluviale dell'omonimo fiume, nelle quote comprese tra i 200 ed i 1250 metri di altitudine, è nota, in ambito nazionale, per la presenza di un‟area di wilderness (una zona vergine mai toccata dall'uomo).
Risorse naturalistiche
Riserva naturale valle del fiume Argentino. (ZPS)
Località Ficara
Grotta della Madonna, grotta naturale ricca di stalattiti, dove è stata collocata una statua della Madonna. In particolare, nel comune di Orsomarso ricade il Massiccio del Pellegrino, dimora, intorno all‟anno mille, degli asceti brasiliani, e del tutto omogeneo al Pollino quanto ad aspetti geologici, morfologici ed ecologici.
Risorse culturali
Chiesa di Sant' Antonio
Chiesetta del Beato Leonluca (o di Santa Maria dei Mercuri)
Chiesa di San Giovanni Battista (Matrice)
Chiesa del SS Salvatore
Chiesa del San Leonardo
Cappella di San Leonardo
Cappella dei SS Cosma e Damiano
Cappella del Convento di S. Francesco
Torre dell' Orologio
Ruderi cella basiliana
Arco Lombardo
Biblioteca Comunale
Museo del Capriolo
Convento di San Francesco
Itinerari
Itinetinerari nel Borgo di Orsomarso