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La torre, costruita nel ‘500 sopra un isolotto ora arenato è divenuta negli anni, prima presidio militare, poi cenacolo di artisti e intellettuali. L'edifico è stato eretto nel 1578, nell'ambito dell‟attuazione del piano di 29 difesa delle coste programmato dal Viceré di Napoli don Pedro de Toledo e portato avanti dal suo successore don Perafan de Rivera. La denominazione originaria era Torre dell'Isola in quanto il promontorio su cui sorge era un'isola, successivamente insabbiatasi. Fu chiamata Torre Talao dal nome del vicino fiume Lao, detto anche Talao, che rappresentava l'antica linea di confine tra la Lucania e il Bruzio. Fu utilizzata come torre di avvistamento durante il periodo napoleonico. La Torre ha base quadrangolare e si innalza con una forma a tronco di piramide a sommità piatta, con piccole aperture ad arco ribassato.
L'ingresso è posto sul lato a monte, dove una ripida scalinata conduce ai livelli superiori. Sul lato rivolto a mare si sviluppa una costruzione bassa addossata alla torre, oggi diroccata, originariamente adibita a stalla. All'interno della torre una tempo sgorgava acqua sulfurea. L'edificio si presenta ora in discreto stato di conservazione, anche grazie all‟utilizzo per scopi militari sino al secolo scorso, che ne ha garantito la manutenzione, ed ai recenti restauri.
Secondo una leggenda lo scoglio di torre Talao vide il passaggio di Enea e di Ulisse. Nei pressi morì il compagno di Ulisse, Dragone e a ricordo dell’amico del re di Itaca sorse un oracolo. Tempo dopo l’oracolo predisse: “presso Dracone Lajo molto popolo sarà per perire”. Infatti nel 389 a. C. avvenne nella piana del Lao lo scontro tra Lucani contro Laini e Taurini. Un'altra leggenda narra che un passaggio segreto sotterraneo colleghi la Torre al Castello.
Nel cuore del borgo antico di Scalea, sorge il Palazzo del Principe Spinelli. Imponente struttura. A pianta rettangolare, dall‟alto si possono ammirare il mare che un tempo accoglieva Torre Talao.